L’infrastruttura di ricerca europea EPOS è stata costruita per implementare il paradigma FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusability) ai dati raccolti e ai prodotti scientifici generati dalle comunità disciplinari del settore delle Scienze della Terra Solida.

Infatti, per svolgere attività di ricerca in modo efficiente,  massimizzare le sue ricadute sulla società ed evitare duplicazioni e sprechi di fondi pubblici, è necessario che l’accesso ai dati scientifici sia:

  • gratuito e senza vincoli di utilizzo (almeno per i dati generati dalla ricerca pubblica), tranne la citazione della fonte;
  • semplice, ovvero il dato deve essere individuabile e scaricabile da piattaforme online facilmente raggiungibili;
  • tale da consentire il riuso del dato, ovvero deve essere accompagnato da metadati standardizzati e deve essere fornito in formati leggibili da computer secondo standard condivisi;

EPOS Italia si occupa di promuovere, sviluppare e fornire servizi per mettere a disposizione dati e prodotti scientifici ottenuti da Enti di Ricerca e Università italiane nel settore delle Scienze della Terra Solida, seguendo i principi sopra elencati.

La partecipazione ad EPOS Italia è aperta a tutti gli Enti e Università che generano (ad esempio tramite reti osservative, laboratori sperimentali o analitici) dati e prodotti scientifici che descrivono il sistema Terra e che siano integrabili nell’infrastruttura di ricerca europea EPOS.

EPOS è una infrastruttura distribuita, il cui portale (EPOS Data Portal ICS-C) connette semplicemente gli utenti con i database e le infrastrutture dati dei partner. Partecipare ad EPOS Italia significa prendere un impegno per organizzare e condividere i propri dati secondo le procedure e gli standard concordati all’interno delle comunità disciplinari dell’infrastruttura di ricerca europea. Tali regole sono discusse e decise all’interno dei Thematic Core Services, a cui tutti gli istituti di ricerca dei paesi UE possono partecipare.

La partecipazione ad EPOS Italia consente di accedere al finanziamento messo a disposizione annualmente dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) tramite l’INGV, che è la “Representing Entity” italiana nel consorzio europeo che gestisce l’infrastruttura: EPOS ERIC (European Research Infrastructure Consortium).

I progetti presentati annualmente ad EPOS Italia vengono co-finanziati al massimo al 50 %, e sono soggetti a rendicontazione analitica.

EPOS Italia rappresenta per la ricerca scientifica del nostro Paese un passo in avanti per l’implementazione del paradigma dell’Open Science, che è considerato oggi a livello europeo come elemento necessario per consentire un rapido, armonioso ed efficiente sviluppo sociale.