La comunità del Servizio Tematico NFO attualmente coinvolge studiosi di sei osservatori, situati in tutta Europa e nella regione mediterranea, in aree ad alto rischio sismico. Le aree includono sistemi di confine di placca come il Mar di Marmara (NFO MARMARA) e la frattura di Corinto (NFO CORINTH). In ambienti montani gli osservatori NFO monitorano le faglie dell'Alto Tiberina (NFO TABOO) e dell'Irpinia (NFO IRPINIA) nella catena appenninica, la regione del cantone Vallese (NFO VALAIS) nelle Alpi, e la faglia della Vrancea (NFO VRANCEA) nei Carpazi.

Osservatorio sulla faglia Corinto Rift - CRL NFO: CNRS, Centre national de la recherche scientifique, Francia
Osservatorio sulla faglia GEO Supersite Mare di Marmara - EU MARSite NFO: Kandilli Observatory and Earthquake Research Institute - KOERI, Turchia
Osservatorio della faglia Irpinia - IRPINIA NFO: Università di Napoli Federico II - UNINA, Italia
Osservatorio della Faglia Altotiberina - TABOO NFO: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV, Italia
Osservatorio della Faglia della Vrancea - VRANCEA NFO: Istituto Nazionale di Fisica della Terra - INFP, Romania
Osservatorio della Faglia Vallese - VALAIS NFO: Servizio Sismologico Svizzero - ETH, Svizzera

 

Questi osservatori sono come un laboratorio naturale per raccogliere una vasta gamma di segnali relativi ai processi fisici e chimici che causano terremoti e faglie, informazioni altamente accurate sulla meccanica e la geometria dei sistemi di faglie attive, essenziali per modellare i processi causali fino a scale spaziali e temporali molto piccole. 

 

Questi dati scientifici sono anche utilizzati per implementare e far funzionare innovativi Sistemi di Allerta (Early Warning Systems) per la rapida individuazione dei terremoti, la stima in tempo reale della magnitudo del terremoto e la notifica dello scuotimento previsto.  

Le reti di monitoraggio che operano negli NFO, composte da sensori dislocati sia sulla superficie terrestre che in pozzi di trivellazione, permettono di rilevare eventi microsismici fino a magnitudo estremamente basse, immaginando l'evoluzione spazio-temporale della sismicità con dettagli inusuali.

Il TCS NFO ha l'ambizione di favorire le collaborazioni scientifiche e l'innovazione tecnologica, includendo anche la perforazione scientifica profonda e l'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare il rilevamento della microsismicità.

In Italia

Gli Osservatori NFO presenti in Italia monitorano le faglie nella catena appenninica dell'Alto Tiberina e dell'Irpinia.

  • L'INGV gestisce l'Osservatorio in prossimità della Faglia Altotiberina.

I siti naturali dell'Alto Tiberina sono anche ideali per esperimenti di perforazione scientifica portati avanti e finanziati da alcuni progetti come per esempio il progetto STAR ICDP e il progetto TABOO.

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  • L'Università di Napoli, Federico II gestisce l'Osservatorio in prossimità della Faglia dell'Irpinia, lungo il sistema di faglie attive responsabili del terremoto in Campania - Lucania del 23 novembre 1980, Ms 6.9.

La rete sismica ISNet - Irpinia è l'infrastruttura dell'Osservatorio Irpinia (I-NFO). ISNet è una fitta rete sismica ad alta risoluzione a sei componenti, composta da 31 stazioni dislocate nell'Appennino meridionale (Italia) lungo il sistema di faglie attive responsabili del terremoto del 23 novembre 1980, di magnitudo Ms 6.9.

ISNet è un laboratorio sul campo finalizzato a caratterizzare i processi meccanici che avvengono lungo i sistemi di faglia dell'Appennino meridionale dall'analisi dettagliata della microsismicità e del ruolo dei fluidi nella generazione della sismicità. ISNet è anche la spina dorsale dei sistemi di Earthquake Early warning testati in Italia.

Dati e servizi

Gli osservatori Near-Fault (NFO) integrano continuamente dati, prodotti e servizi di diversi servizi tematici EPOS (Thematic Core Services (TCS)) per l'accesso a una vasta gamma di dati grezzi e prodotti di dati.

I dati sismologici (forme d'onda, parametri sismici e strainmetri), i dati geodetici (informazioni dalle stazioni GNSS), le mappe geologiche, i dati satellitari e i dati geochimici hanno formati di dati e metadati diversi. Il TCS NFO lavora per collegare i vari dati raccolti dai singoli NFO in una rete di osservatori con standard di monitoraggio comuni, protocolli di osservazione e accesso ai dati e canali di distribuzione. Questi dati e prodotti multidisciplinari sono poi integrati, immagazzinati e distribuiti all'interno dei servizi del TCS NFO, facilitando così la ricerca sulla formazione dei terremoti.

  • FRIDGE, portale locale
  • CREW, Centro di test per il preallarme e la caratterizzazione delle sorgent

 

Maggiori informazioni nella pagina del TCS NFO nel sito EPOS (EPOS website)

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